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Eventi e Feste

Durante il nostro laboratorio, abbiamo ricercato le feste e gli eventi che annualmente ormai vengono ospitati tra i nostri vicoli, cortili, piazze e strade.

La festa della Madonnina 

prima Domenica di Giugno

Sulla facciata di un antico palazzo in Via De Pascale, vi era un’edicola della Madonna di Materdomini, in maiolica. Quando il palazzo doveva essere abbattuto, l’edicola fu rimossa, ma, sollevate le piastrelle, comparve un affresco della stessa Madonna, al di sotto del quale ne apparve una terza riproduzione. È la storia di questa icona sacra, la cui datazione è stata collocata fra il 1759 e il 1869, il fulcro della festa che, ormai da molti anni, viene celebrata, ai primi di giugno.

Festa patronale di San Biagio

Settembre

San Biagio fa parte dei quattordici santi cosiddetti ausiliatori, ossia, invocati per la guarigione di mali particolati. Durante la tradizionale messa infatti, il parroco compie una speciale benedizione ai fedeli , incrociando due candele unte di olio benedetto sulla gola di ciascuna persona.  

Durante il mese di Settembre invece una grande festa invade tutto il paese, unendo festeggiamenti sacri e non. Alle processioni susseguono serate di balli e canti. Particolarmente apprezzate, soprattutto negli anni passati, erano gli spettacoli pirotecnici che si susseguivano, spesso mettendo in giocosa competizione le varie contrade del paese.

Il palio del santo 

Settembre

Grazie ad una missiva di Papa Gregorio Magno, nel 601, per l'Abate del Monastero di San Giorgio di Orvieto e di Sorrento, riusciamo a collocare storicamente la nascita del nostro comune.

 

Per tentare di conservare e riappropriarci di questi 1500 anni di storia, in sinergia con le associazioni del territorio e sempre in occasione della festività patronale, si svolge “il Palio del Santo – giochi nel nome di San Biagio”, che si tiene anch'esso a Settembre.
 

Le otto contrade cittadine si sfidano per la Mitria di San Biagio, una riproduzione del copricapo del Santo, attraverso diversi giochi. La contrada vincitrice custodisce gelosamente il premio per un anno, fino alla successiva edizione dei giochi, momento in cui la contrada detentrice e custode del palio, ripone la Mitria nelle mani del parroco, il quale la rimetterá in palio appunto.

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